Da questa notte fino al 24 giugno tutto il mondo islamico praticherà il digiuno dall'alba al tramonto, ma cosa si mangia durante il Ramadan?

Il 27 maggio 2017 è il primo giorno di Ramadan.
Da questa notte fino al 24 giugno tutto il mondo islamico praticherà il digiuno.

Il Ramadan coincide con il nono mese del calendario musulmano e ogni anno cade 11 giorni prima dell’anno precedente. Celebra l’annuncio della Rivelazione del Corano fatta dall’angelo Gabriele a Maometto e in questo mese i musulmani debbono astenersi dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali dall’alba al tramonto.

Ramadan: cosa si mangia

Se, come quest’anno, il Ramadan capita quando il caldo è già arrivato la cosa che più colpisce è forse la resistenza a non bere per tutte quelle ore più che a cibarsi. In generale incuriosisce capire cosa si mangia durante questo mese di purificazione.

Intanto, la prima cosa da dire è che i pasti diventano 2 al giorno il suhur prima dell’alba, con pietanze leggere, e il più ricco fitùr dopo il tramonto.

Per quanto riguarda la colazione, tutto dipenderà dalla fame che si ha a seconda di quanto si è mangiato durante la notte; a volte basterà dell’acqua e magari dello yogurt fresco con la frutta. Quando tramonta il sole, e si rompe il digiuno dopo così tante ore lì è tutta un’altra storia. La tradizione vuole che il pasto principale lo si incominci con il mangiare un dattero perché così faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d’acqua e dar via alle danze, all’insegna del cibo certo ma anche della convivialità e della condivisione.

Ramadan: tradizioni gastronomiche

I paesi arabi godono di una tradizione gastronomica molto variegata difficile quindi ripercorrere tutte le pietanze che usualmente vengono mangiate durante il Ramadan.
Seppur imbandite di cibo e bevande, le tavole durante questa festa sono all’insegna della moderazione e del decoro e i cibi vengono preparati durante il giorno con cura e dedizione.

Il fitùr o iftar, è composto generalmente da 3 portate. Si inizia appunto con un numero dispari di datteri, si continua con una zuppa per poi passare a una terza portata più abbondante e nutriente senza essere eccessivamente grassa e pesante. A caratterizzare le pietanze un uso diffuso di spezie e erbe aromatiche.

Per quanto riguarda pane, dolci e frutta vengono spesso utilizzati come spuntini durante la notte. Per le bevande durante il Ramadan, oltre all’acqua, via libera a succhi di frutta, più zuccherini e nutrienti, o di liquirizia, per alzare la pressione.

Armani/Dolci per il Ramadan 2017

Se dall’alba al tramonto è previsto il digiuno, nulla vieta di coccolarsi con un dolcetto nelle ore in cui è consentito mangiare.
La preparazione dei tipici dolci della tradizione araba richiede diverso tempo e non sempre li rende disponibili, ecco che per rendere omaggio al Ramadan, Armani/Dolci ha realizzato una speciale confezione delle sue celebri, e gustosissime, praline naturalmente private da derivati alcolici.
Ad ispirare il packaging, in raso lucido dorato, “le tonalità del sole caldo dei paesi arabi, ai loro sapori e alle loro spezie”, parlando di gusto invece questi cioccolatini Armani hanno “un ripieno di ganache con scorze di arancia candita aromatizzate alla cannella e la copertura sul lato superiore di polvere dorata“.

Armani/Dolci per Ramadan 2017

Armani/Dolci per Ramadan 2017

ABSTRACT – L’ARTICOLO IN BREVE


✓ WHO
Ramadan
✓ WHAT
Se dall’alba al tramonto è previsto il digiuno, durante la notte si può mangiare. Ecco quindi svelato cosa si mangia durante il Ramadan, quali sono le tradizione e come si strutturano i 2 pasti previsti durante le 24 ore

✓ WHEN
27 maggio 2017 – 24 giugno 2017 (9° mese del calendario mussulmano)

✓ WHERE
Ovunque, nei paesi a maggioranza islamica il mancato rispetto del digiuno nei luoghi pubblici è sanzionato penalmente in quanto urta la morale comune

✓ WHY
Il Ramadan è il mese nel quale si pratica il digiuno e elebra l’annuncio della Rivelazione del Corano fatta dall’angelo Gabriele a Maometto. Un mese di purificazione dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina