E' nato il consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria IGP; scopriamo i caseifici associati

La Burrata di Andria ha finalmente il suo Consorzio.
Lo scorso venerdì 17 febbraio è stato siglato l’atto di nascita ufficiale del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria IGP.

Un passo importante che chiude, a quasi un secolo dalla nascita di uno dei formaggi freschi più gustosi e amati, la Burrata di Andria per l’appunto, un percorso di tutela e valorizzazione iniziato il 5 novembre 2010 con la nascita dell’associazione dei produttori e che ha portato, nel 2016, la burrata di Andria a ottenere il riconoscimento IGP.

Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria IGP: chi sono i caseifici associati

6 i produttori associati al consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria Igp: Caseificio Montrone, Sanguedolce, Caseificio Andriese “Bontà Genuina”, Caseificio Fratelli Simone, Caseificio Fratelli Nuzzi, Caseificio Michele Olanda.
Il consorzio però avrà il compito di rappresentare l’intera Puglia dei produttori lattiero-caseari.
Niente politiche di campanile, infatti, la burrata di Andria, quella vera, non è solo quella che fanno gli andriesi, ma quella che si fa in tutta la Puglia purchè risponda alle caratteristiche dettate dal disciplinare di produzione, approvato dall’Unione Europea, il MiPAAF e la Regione Puglia e chiaramente identificabili dal consumatore.

Burrata di Andria IGP: la storia

Se è difficile stabilire la data esatta della nascita della Burrata di Andria certa invece la paternità.
Ad inventare questo squisito formaggio fresco è stato il casaro Lorenzo Bianchino nella sua masseria di Piana Padula. A causa di una forte nevicata Lorenzo Bianchino rimase isolato più a lungo del previsto nella masseria e rischiando di dover buttare il latte vaccino che avrebbe dovuto portare in paese per farci il formaggio ideò un modo per conservarlo.
Ispirandosi al concetto delle manteche, ovvero la pasta di scamorza indurita utilizzata per custodire il burro, con la parte grassa affiorata sul latte, riempì una fiaschetta di pasta filata gonfiata a bocca come un palloncino. Nella farcia, oltre alla panna, inserì degli sfilacci della stessa pasta, richiuse in cima e così nacque la Burrata di Andria IGP.

ABSTRACT – L’ARTICOLO IN BREVE


✓ WHO
Burrata di Andria IGP

✓ WHAT
E’ nato il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria IGP. Dopo un percorso lungo sette anni e il riconoscimento IGP, 6 produttori lattiero-caseari storici hanno siglato l’ultimo passo per la tutela della Burrata di Andria IGP

✓ WHEN
Venerdì 17 febbraio 2017

✓ WHERE
Sala consigliare del Comune di Andria

✓ WHY
Lo scopo del consorzio è promuovere il prodotto non solo per i suoi 6 soci fondatori, ma anche quello dei produttori di tutta la Puglia, per riuscire ad avere un’azione sinergica nei mercati e nei confronti dei consumatori. Il segretario del nascente Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Burrata di Andria IGP Nicola Cusmai ha poi commentato con orgoglio:

“La primogenitura d’un prodotto che piace a tutti, proprio tutti”